Dichiarazione del Segretario generale a seguito della 5° riunione della Conferenza dei partecipanti del Registro dei danni per l’Ucraina

Il Registro dei danni è al centro dei lavori del Consiglio d'Europa volti a garantire il riconoscimento della responsabilità dei reati commessi dalla Federazione russa nella sua guerra di aggressione contro l'Ucraina. Istituito in modo rapido ed efficace, ha già consentito di ottenere grandi risultati in pochissimo tempo poiché sono state presentate oltre 10.000 domande di risarcimento per danni o distruzione di abitazioni.

Molte altre richieste seguiranno in questa e nelle altre categorie esaminate oggi dalla Conferenza dei partecipanti.

Sono lieto del fatto che il Registro ha attirato numerosi membri, anche al di fuori dell'Europa. Allo stesso tempo, il Consiglio d'Europa ne auspica altri ancora. Ho sollevato tale questione con i leader di un ampio ventaglio di paesi nel corso delle mie riunioni durante la recente Settimana di alto livello dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e durante il Vertice della francofonia a Villers-Cotterêts.

Nei prossimi mesi, continuerò a sostenere una più larga partecipazione a riunioni di alto livello analoghe. Date l'esperienza e le competenze uniche di cui dispone, la nostra Organizzazione ha solidi argomenti in questo ambito. Il Registro dei danni è il primo passo verso un meccanismo di risarcimento internazionale. Il prossimo sarà la creazione di una commissione per le richieste di risarcimento che è già oggetto di discussione, cosa che accolgo positivamente.

Anche su questo, il Consiglio d'Europa è pronto a svolgere un ruolo chiave, mettendo a vostra disposizione tutte le competenze, le conoscenze e le pratiche professionali, giuridiche e diplomatiche acquisite negli ultimi 75 anni. Infine, l'obiettivo è garantire una giustizia sostenibile per l'Ucraina, nostro Stato membro. La Russia deve rendere conto delle sue responsabilità e il Consiglio d'Europa è unito nel suo incrollabile impegno a conseguire tale obiettivo.