Università Cattolica del Sacro Cuore

11/07/2024 | News release | Distributed by Public on 11/07/2024 10:49

Una rivista per fare rete e promuovere le eccellenze tra istituzioni educative e culturali cattoliche

"Il modello non è la sfera, che non è superiore alle parti, dove ogni punto è equidistante dal centro e non vi sono differenze tra un punto e l'altro. Il modello è il poliedro, che riflette la confluenza di tutte le parzialità che in esso mantengono la loro originalità" (Evangelii gaudium 236)". Con questa citazione di papa Francesco, il rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore Elena Beccalli - che da luglio ricopre il ruolo di consultore del Dicastero per la Cultura e l'Educazione - ha iniziato il suo intervento alla presentazione del primo numero della rivista del medesimo Dicastero "Polyedrum: Cultura et Educatio".

«Un approccio - ha poi proseguito il rettore richiamando ancora l'immagine del poliedro che dà il titolo alla rivista - nel quale vedo pienamente riflessa l'esperienza dell'Università Cattolica del Sacro Cuore perché in università convergono esperienze, approcci disciplinari, linee di ricerca differenti, parziali, ma che rimandano a un unico "cuore", e per dirla con le parole dell'ultima enciclica Dilexit nos alla "sapienza del cuore"».

L'evento si è svolto il 6 novembre presso il Palazzo Ducale di Venezia - città scelta per l'esperienza del Padiglione della Santa Sede alla 60° Biennale ospitato nella cappella del carcere femminile della Giudecca dove il papa è stato in visita lo scorso 28 aprile - e vi hanno preso parte, oltre al rettore Beccalli, il cardinal José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l'Educazione, Fabrizio Magani, soprintendente per l'Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, James P. Burns, presidente della Saint Mary's University of Minnesota, ente finanziatore della rivista, Giovanni Cesare Pagazzi, segretario del Dicastero e curatore del primo fascicolo, Mirta d'Argenzio, curatrice del saggio visivo di Portia Zvavahera, pittrice africana che ha illustrato questo primo numero, moderati da Fabrizio Capanni del Dicastero per la Cultura e l'Educazione, alla presenza del sindaco della città Luigi Brugnaro, del patriarca Francesco Moraglia e del presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco.

Dai loro interventi è emerso che tale nuova rivista trova il suo essere nell'invito che papa Francesco aveva rivolto alle istituzioni educative e culturali della Chiesa a "fare rete" per promuovere l'eccellenza in ogni ambito tematico. Da qui l'immagine del "poliedro" nel titolo per rimarcare il senso dell'approccio alle realtà quale simbolo della pluralità delle scienze e delle arti chiamate a indagare, ciascuno con il proprio statuto epistemologico, l'unica verità.

La rivista, quindi, affronta gli argomenti del momento - questo primo quaderno è dedicato all'Intelligenza Artificiale e alle sue molteplici applicazioni - attraverso le varie discipline e i diversi punti di vista, e si presenta come una vetrina dell'eccellenza della ricerca scientifica e dell'attività culturale delle università e di altre istituzioni culturali che fanno capo alla Chiesa cattolica. In tal modo darà voce alle istituzioni accademiche più note e a quelle di "periferia", dove pure vi sono eccellenze meritevoli di essere conosciute da una più vasta platea, raccogliendo e ripubblicando i migliori saggi legati a un determinato tema già affrontato nelle predette istituzioni al fine di «mostrare come il cristianesimo contribuisce oggi, in maniera pertinente e originale, ai grandi dibattiti in corso e interloquisce con le sue domande fondamentali», secondo le parole del cardinal José Tolentino de Mendonça.

Circa il tema del primo quaderno, il rettore della Cattolica Beccalli ha ricordato che l'Università è il luogo per definizione delle intelligenze multiple, richiamando l'indagine condotta dalla Cattolica tra i giovani in Europa sui rischi dell'Intelligenza Artificiale, che ci sono, ma sono visti come minori rispetto alla fiducia legata alle nuove opportunità che essa saprà portare. «Tutto ciò - secondo il rettore - pone delle implicazioni per le istituzioni nel percorso di educazione dei giovani al pensiero critico. Educare vuole dire integrare il linguaggio di mente, cuore e mani: serve un'alleanza per costruire un "villaggio educativo" che sappia occuparsi della persona nella sua unicità e interezza». Ha poi annunciato che «con questo approccio il nostro Ateneo avvierà un patto educativo per l'Intelligenza Artificiale, una sfida che abbiamo davanti e a cui dobbiamo saper rispondere».

In questo primo quaderno il contributo dell'Università Cattolica è dato dall'articolo di Alexandre Palma, Quale intelligenza per il ministero ordinato? Note per una caratterizzazione, già pubblicato in «La Rivista del Clero Italiano», n. 1, 2022.