12/17/2024 | News release | Distributed by Public on 12/17/2024 00:46
Le piante ottenute da Nuove Tecniche Genomiche, o Tecniche di Evoluzione Assistita come definite senza valore giuridico in Italia, i nuovi OGMnon sono ammessi in biologico, AIAB lo ricorda a gran voce da anni. Nonostante i tentativi di scardinare questa posizione, le norme europee e nazionali lo confermano e IFOAM si sta battendo in Europa perché sia chiaramente ribadito nella normativa comunitaria, bandendo tali tecnologie dal biologico senza alcuna ambiguità.
Ne deriva che associare, anche solo nella comunicazione, l'agricoltura biologica all'introduzione di materiale vegetale ottenuto con NGT/ TEA, potrebbe confondere operatori e consumatori arrecando un danno di immagine gravissimo per tutto il settore; alludere a una qualsiasi connessione tra NGT e biologico è deleterio.
E' quanto mai necessario affermarlo oggi, mentre la sperimentazione in campo delle NGT muove i suoi primi passi su diverse colture ed anche in viticoltura.
I nuovi OGM espongono al rischio di inquinamento non solo genetico della nostra agricoltura, ma anche di contaminazione di prodotti biologici e di dibattito pubblico sull'integrità del settore. Continuiamo a chiedere di escluderne l'utilizzo in assoluto perché rischiamo di mettere in pericolo il patrimonio di agro-biodiversità che è vanto italiano. Un'agro-biodiversità quanto mai necessaria in biologico per sostenere, insieme alle buone pratiche per il suolo, l'adattamento al cambiamento climatico.
NGT: perché NON sono la soluzione
Da diverso tempo, in tanti documenti ufficiali sono stati proposti l'agricoltura 4.0, l'agricoltura di precisione (che è una tecnica) e l'agrobiotech (definizione che contiene di tutto e allude anche a tecniche di breeding) come soluzione innovativa a cui guardare per risolvere le problematiche agricole anche collegate al cambiamento climatico.
Quasi mai si parla di agricoltura biologica, un metodo certificato con regole note che ha saputo sviluppare tante risposte innovative negli ultimi anni lavorando con l'agroecosistema e non contro.
Secondo AIAB la strategie per risolvere i problemi che stanno affrontando i produttori, in particolare i biologici sono